Escursioni

ESCURSIONE  AL  PIAN DELLA REGINA 2628m.
   
PARTENZA da: Saviore dell'Adamello Mt. 1210
Dall’abitato di Saviore, in Piazza S.Antonio, si prosegue per Fabrezza. Al primo tornante si continua diritti per Via Pian della Regina. Raggiunta la chiesetta degli alpini si parcheggia l’auto, oppure la si può parcheggiare circa due chilometri più avanti proseguendo per l’ampia strada sterrata.
PERCORSO: (segnavia n. 85)
Località "Plot Campana"(zona archeologica)
Località “Crus de la pòra Margarita"
Malga Casentia 1843m.
Si prosegue sempre per il segnavia n.85 alzandosi nel pascolo con ampie svolte in direzione delle scarpate meridionali del Pian della Regina.
Giunti ai piedi delle rocce si piega a sinistra, e per un erta costola erbosa si raggiunge la meta.
DISLIVELLO: 1418m.
TEMPO DI PERCORRENZA: 5.15 h.( fino alla Malga Casentia h 2.00), 3.15 h. fino alla cima. Ritorno 4h.
DIFFICOLTA': facile fino alla Malga Casentia e fino alle scarpate meridionali del Pian della Regina, impegnativo da li in avanti specie nello strappo finale (ultimi 150 m). Richiede abitudine ed esperienza all'escursionismo.
INFO : La Malga Casentia o Baita Casentia è adibita a rifugio, aperta a tutti, è fornita di camino e un letto a castello. All'esterno due tavoli con panche, barbecue e fontana. Per godere appieno del panorama della cima, si raccomanda di effettuare l'escursione in una giornata limpida. Il ritorno può essere effettuato percorrendo il segnavia n.93 dal Pian della Regina , verso il Piz di Olda, raggiungendo la Malga Corti 1897 m., poi segnavia n.92 per tornare al punto di partenza di questa escursione.
Dal Pian della Regina si gode uno dei panorami più belli che si possano ammirare nel gruppo dell'Adamello.
Per un percorso alternativo a questo itinerario andare su http://www.myvalcamonica.blogspot.com/ sez. escursioni imperdibili in Valle Camonica.


ALTRE ESCURSIONI:


Fabrezza Mt. 1458 - Lago Salarno Mt. 2070
Sentiero C.A.I. n° 14
Tempo di percorrenza andata h 2,30
Da Saviore si prosegue per circa quattro chilometri e si arriva a Fabrezza dove si parcheggia. Inizia quindi la mulattiera che, attraversato il torrente Poia di Salarno, sale con tornanti il primo gradino roccioso di accesso alla Val Salarno. Si continua sulla comoda mulattiera e, dopo un tratto pianeggiante che costeggia il torrente, e dopo aver superato un ponticello, si lascia sulla destra il bivio per il lago di Bos e si raggiunge, dopo aver riattraversato il torrente, la Malga Macesso di Sotto (Mt.1759). Questo primo tratto è caratterizzato da alberi di abete rosso e larici, cespugli di rododendro e ontano. La strada prosegue in salita a mezza costa e dopo alcuni tornanti si giunge alla Malga Macesso di Sopra (Mt. 1935). Da qui si può già scorgere la diga di sbarramento del Lago. Tra le due Malghe e per il tratto finale è facile individuare rigogliosi cespugli di Pino Mugo. Non ci resta che percorrere un lungo tratto pianeggiante, che costeggia uno scomparso lago Macesso caratterizzato da interessanti zone umide, e dopo alcuni tornanti in salita, si raggiunge la conca glaciale con il Lago Salarno. Continuando in piano per altri 10 minuti si potrà raggiungere il Lago Dosazzo dall’aspetto più naturale.
Il ritorno si effettua per la stessa strada.


Fabrezza Mt. 1458 - Lago di Bos Mt. 2129
Sentiero C.A.I. n° 14 e n° 87b
Tempo di percorrenza andata h 2,30
Lasciata l’auto a Fabrezza si segue il sentiero n° 14 che sale con ampi tornanti in Val Salarno. Superato il primo gradino roccioso, un tratto pianeggiante e attraversato un piccolo ponte si giunge al bivio per il lago di Bos. Si abbandona l’ampia mulattiera per proseguire lungo il segnavia C.A.I. n° 87b. Il sentiero, un tempo utilizzato per la monticazione dei bovini, è immerso in larici, cespugli di ontano e rododendro e sale con parecchi tornanti pino ad un ampio pianoro. Prosegue costeggiando per un tratto il ruscello che fuoriesce dal lago, si sposta a sinistra per aggirare un gradone roccioso, ritorna a destra e dopo poco ci porta nella affascinante conca glaciale del Lago di Bos. Qui dal 2007 si può utilizzare un piccolo rifugio costruito dove sorgeva la Malga di Bos.
Il ritorno si effettua per la stessa strada.

Malga Lincino Mt. 1603 - Rifugio Lissone Mt. 2020
Sentiero C.A.I. n° 15
Tempo di percorrenza andata h 1,00
Dall’abitato di Valle di Saviore si raggiunge il campo sportivo; superato, si prosegue per la strada che diventa ripida e stretta  arrivando al rifugio Stella Alpina. Da qui la strada si fa meno ripida e dopo aver superato una cappella votiva ed alcuni tornanti si raggiunge Malga Lincino. Parcheggiata l’auto, anche nei pressi della partenza della funivia per il trasporto dei materiali per il rifugio, si segue il sentiero che porta all’imbocco della stretta valle. Qui si inizia a salire lungo una ripida mulattiera a zig-zag ben tracciata e protetta, utilizzata ancora per la monticazione di bovini e caprini, che consentirà di superare il gradone roccioso che ci separa dalla Valle Adamè. La vegetazione che si incontra è caratterizzata da abete rosso, larice, ontano, rododendro e ginepro nano. Raggiunta la sommità del gradone roccioso si prosegue in piano verso destra, raggiungendo l’inizio della Valle Adamè, dove si trova il rifugio Lissone.
Il ritorno si effettua per la stessa strada.

Rasega Mt. 1174 - Lago d’Arno Mt. 1816
Sentiero C.A.I. n° 20 e 20°
Tempo di percorrenza andata h 2,30/3,00.
Superato l’abitato di Valle di Saviore si raggiunge la località “Rasega”, nei pressi del campo sportivo, dove si parcheggia l’auto. Attraversato il torrente Poia su un ampio ponte, si prosegue lungo una mulattiera all’interno di un bosco di abete rosso e con ampi tornanti si raggiunge Malga Campellio (Mt. 1607). La mulattiera ben tracciata prosegue verso destra; qui l’abete fa spazio al larice e più in alto al rododendro e all’ontano, e dopo una salita a zig-zag si raggiunge un piccolo pianoro, ricoperto da mirtillo nero. Siamo ad un bivio, si lascia la mulattiera n° 20 che sale per seguire un sentiero stretto 20a, che dopo alcuni sali e scendi ci porta ad incrociare il sentiero n° 88 che sale da Isola. Continuando, il sentiero pianeggiante passa attraverso una serie di gallerie e dopo poco si raggiunge il muro di sbarramento del Lago d’Arno.
Il ritorno si effettua per la stessa strada.

Berzo Mt. 840 - Piz Olda Mt. 2516
Sentiero C.A.I. n° 114
Tempo di percorrenza andata h 5,25.
Tra  le escursioni sin'ora presentate, questa è sicuramente quella più impegnativa e lunga.
Questo sentiero, realizzato recuperando antichi tracciati e collegandoli per creare un itinerario ad anello, si snoda in interessanti ambienti naturali ed è di notevole interesse paesaggistico. Il sentiero non presenta difficoltà di carattere alpinistico. Se lo si percorre con dei bambini si consiglia di tenerli sorvegliati nel ripido tratto prima di giungere all’antecima del Piz Olda (può essere utile portarsi un cordino). Si consiglia anche, vista la carenza di acqua, di riempirsi la boraccia alla sorgente nei pressi di Malga Olda di Berzo. La sorgente successiva si troverà solo al ritorno, a Malga Aret. I tempi medi di percorrenza partendo da Berzo sono di ore 5,25 all’andata e di ore 3 al ritorno. Con partenza dalla località Loa i tempi medi di percorrenza sono di ore 4,30 all’andata e 2,30 al ritorno.